19 Aprile Slow Food Day a Potenza all’insegna della Pera Signora della Valle del Sinni


slow food day

  • Piazza della Costituzione Italiana, 44/45, 85100 Potenza

Il cibo è un bene straordinario ma, se privato del suo valore spirituale, culturale e immateriale è ormai solo una tra le tante merci di consumo.

La condotta Slow Food di Potenza organizza “A colazione…con la Signora”

Sarà presentato il presidio slow food della “Pera signora della del Sinni” in una colazione tutta salute!

Pane, ricotta e pera signora, centrifugati, succhi, caffè o un te….

Questi gli ingredienti per una mattinata all’insegna del cibo “buono, pulito e giusto”.

Durante la colazione sarà possibile conoscere i produttori del presidio e discutere del tema dello Slow Food Day di quest’anno: “Quando fai la spesa….usa la testa!”

Scendi in piazza con noi per il diritto ad un cibo quotidiano BUONO, PULITO E GIUSTO PER TUTTI,

VIENI A DIFENDERE IL CIBO VERO COI DENTI….

L’iniziativa ha un costo di 10 euro.

Chi sottoscriverà la tesserà pagherà, invece, 7 euro.

Vi aspettiamo.

Per info: condottaslowfood.potenza@gmail.com o sulla pagina facebook  della Condotta.

Interessanti risultati del Progetto BeeNet , made in Basilicata


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Risultati ottenuti dal Progetto BeeNet in Italia e nella Regione Basilicata, relativamente agli anni 2013 e 2014

Come contenere il danno dei trattamenti chimici agli insetti pronubi e in particolare alle api dovendo intervenire con un trattamento fitosanitario? Quali prodotti commerciali usati in agricoltura e testati in laboratorio sono risultati “altamente tossici”, “leggermente tossici”, e “non tossici” agli insetti pronubi? Quando effettuare il trattamento per evitare che il fenomeno di “deriva” contamini le zone circostanti a quelle in cui si effettua la lavorazione con prodotti considerati tossici per le api? Quali accorgimenti adottare nelle colture frutticole e vitivinicole con terreno inerbito e presenza di essenze spontanee in fioritura? Come fronteggiare le nuove emergenze entomologiche in campo apistico quali la Vespa Vellutina e soprattutto l’Aethinia tumida già presente in Calabria? Un nuovo obbligo per gli apicoltori: registrarsi all’anagrafe apistica nazionale. Questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso delle iniziative organizzate dall’ALSIA nell’ambito del PROGETTO del MiPAF denominato BeeNet (apicoltura in rete), e non solo. I due incontri sono organizzati in partnership con i Servizi Veterinari della Regione Basilicata, l’Associazione Apicoltori Lucani, il Consorzio miele lucano, con lo scopo di diffondere fra tecnici ed imprenditori agricoli una crescente sensibilità al rispetto delle norme di settore, finalizzate alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia di questi insetti, tanto utili per l’agricoltura. Il programma degli incontri, che si terranno a Potenza il giorno 12 febbraio con inizio alle ore 9,30 presso la Biblioteca Provinciale e a Matera il giorno 13 febbraio con inizio alle ore 9,30 presso la sede dell’ALSIA, è di seguito riportato:Risultati ottenuti dal Progetto BeeNet in Italia e nella Regione Basilicata, relativamente agli anni 2013 e 2014 (a cura del DipSA, Università di Bologna); Biologia, dannosità e prospettive di contenimento della Vespa velutina, un nuovo predatore delle api arrivato in Italia (a cura del DISAFA – Università di Torino); Biologia, dannosità e prospettive di contenimento del piccolo coleottero dell’alveare, Aethina tumida, segnalato recentemente in Italia (a cura del CRA-API – Bologna oppure del DipSA – Università di Bologna); Prospettive future per il progetto BeeNet e illustrazione delle principali problematiche riscontrate dai Referenti (a cura del DipSA – Università di Bologna). L’anagrafe apistica nazionale – Al via le iscrizioni (a cura del Servizio Veterinario Regionale);Per chiarimenti e informazioni sulla tematica possono essere posti telefonicamente quesiti email: azienda.pantano@alsia.it; pietro.zienna@alsia.it

L’U.E. Approva la bozza per i giovani imprenditori agricoli del M.I.P.A.A.F.


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Fonte: http://www.agricolae.eu

Dall’Ue luce verde sul documento a sostegno del ricambio generazionale in agricoltura presentato dalla Presidenza italiana: a comunicarlo è il Mipaaf, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, rispetto al Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Ue tenutosi a Bruxelles, punto d’arrivo del forte percorso in tema di agricoltura sostenuto per tutto il semestre europeo di presidenza italiana.

Il ricambio generazionale è uno di quei temi toccano direttamente non solo l’Italia ma tutta l’Europa, dove i lavoratori under 35 del settore sono in media il 7,5%. Il testo, che ha ricevuto il via libera dal Consiglio, rappresenta una sintesi fondamentale del lavoro fatto su questo fronte.

Questi i tre punti cardine del documento:

1) Concessione di crediti dedicati da parte della Bei (Banca Europea degli Investimenti)

È previsto il coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI) per fornire un sostegno economico ai giovani agricoltori che intendono accedere ai finanziamenti. La BEI può intervenire attraverso una Garanzia bancaria europea e con prestiti favorevoli agevolando i giovani agricoltori che intendano avviare un’attività nel settore agricolo. Il requisito richiesto ai giovani agricoltori è dimostrare di avere una qualifica o competenze di formazione professionale e presentare un “business plan” strutturato dell’investimento proposto. L’intervento della BEI potrà essere così complementare agli strumenti nazionali esistenti. Parallelamente bisogna facilitare l’attuazione delle misure per gli under 40 contenute nella PAC 2014-2020.

2) Misure per l’accesso alla terra

Il documento ritiene necessario prevedere strumenti che favoriscano l’acquisto di terreni agricoli da parte di giovani.

3) Istituzione di un'”erasmus” per i giovani agricoltori europei

Su proposta della Presidenza italiana si chiede l’istituzione di un “Erasmus” per i giovani agricoltori. L’obiettivo è quello di facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze professionali tra le diverse realtà agricole europee. Il supporto sarebbe garantito dalle reti rurali nazionali e dalla rete rurale europea.

“Sono molto soddisfatto – ha commentato il ministro Maurizio Martina – che la nostra proposta abbia trovato il sostegno della maggioranza del Consiglio. Si tratta di misure fondamentali che puntano su tre assi: terra, credito e formazione. Vogliamo sostenere il lavoro dei giovani agricoltori e dare un futuro all’agricoltura europea. Nell’area dei 28 Paesi Ue, secondo i dati dello scorso Maggio, circa 5 milioni di giovani non hanno un lavoro. L’ultimo censimento europeo in agricoltura del 2010 ci segnala inoltre che la percentuale di agricoltori under 35 era del 7,5%, a fronte di un 30% di over 65. Bisogna invertire la rotta. A livello nazionale ci siamo già mossi e abbiamo messo in campo diverse misure contenute in un Piano giovani in 10 azioni, che vanno dalla concessione di mutui a tasso zero, alle detrazioni per l’affitto di terreni agricoli, agli sgravi fiscali di 1/3 della retribuzione lorda per la stabilizzazione di giovani under 35, alle deduzioni Irap al 50% per le assunzioni di giovani nelle regioni del Mezzogiorno, fino ai crediti di imposta per investire nell’innovazione, nelle reti di impresa e nell’e-commerce”.

Fonte: www.agrinews.info

Il reportage fotografico del Terra Madre Day a Valsinni e Rotondella


Ringraziando il Presidente Domenico Dimatteo ( Foto 1)per l’ assemblaggio delle foto   e Alberto Manolio (Foto 2)   per le inquadrature in primo piano della bellissima giornata trascorsa , nel bel paese di Valsinni e successivamente anche a Rotondella. 

Foto 1

( Da destra verso Sinistra Domenico Dimatteo Presidente S.E.I. sul Sinni , Gaetano Celano Sindaco di Valsinni Domenico Mele Vice-Presidente S.E.I. Sul Sinni)

prova terra madre                                                                            

Foto 2

Alberto Manolio

alberto

Per Valsinni ringrazio tutti gli esercenti che hanno partecipato e continuano a partecipare alle nostre iniziative, un ringraziamento in particolare  và  al Ristorante Il Maniero e tutta la sua famiglia in particolare a Nunzia e al Figlio Giovanni che si sono districati nella preparazione e abbinamento dei prodotti della Pera Signora Presidio Slow Food in particolare Giovanni ha preparato il cocktail ( Foto 3)  che gli ha dato il nome di ” Signorino” con Prosecco e Nettare di Pera Signora , e Nunzia invece ha preparato la lonza con base di confettura e pezzi di Pera Signora al Naturale.( Foto 4) 

Foto 3

coktail pera

Foto 4

lonza alle pere

Un particolare e doveroso ringraziamento và all ‘Unione Regionale Cuochi nella Persona di Vito Amato ( foto 5) che ha preparato il dessert di Mousse di cioccolato con purea di Pera Signora e crema alla vaniglia ( Foto 6) .

Foto 5

io e vito

Foto 6

mousse cioccolato

Dall altra parte a Rotondella anche varie strutture hanno aderito , un ringraziamento và a Masseria Nivaldine e Pasquale Germano ( Foto 7) che hanno sfidato le condizione avverse del tempo e sono riusciti animando con varie iniziative a sensibilizzare sul tema del festeggiare  mangiando locale (Foto 8)  , queste due iniziative sono un seme che dovrà crescere, essere coltivato e portato a maturazione per questo tutti voi potete essere partecipi di questa nuova coltivazione di biodiversità nel nome della Sostenibilità Etica ed Integrazione che identifica l Associazione S.E.I: Sul Sinni che propone sul territorio un nuovo approccio, che darà i suoi frutti. Con tanto affetto vi auguro un 2015 all’ insegna del Buono Pulito e Giusto come dal Buon Presido Slow Food dobbiamo e vogliamo fare.

Cordilai Saluti Dott. Agronomo Domenico Mele Presidente G.I.P.A. Giovani Idee e Proposte in Agricoltura e Vice-Presidente Associazione S.E.I. Sul Sinni Sostenibilità Etica ed Integrazione 

Foto 7

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Foto 8

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E’ tempo del Concorso ” Nuovi Fattori di Successo” , giovani Imprenditori agricoli praparatevi


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Giovane agricoltore?
Partecipa al concorso nazionale
“Nuovi fattori di successo”

Il concorso nazionale del Ministero delle politiche agricole “Nuovi Fattori di successo”, giunto alla sua quarta edizione, rientra nell’ambito delle attività finanziate dal programma Rete Rurale Nazionale, ed è finalizzato alla valorizzazione ed alla diffusione delle Buone Pratiche nello Sviluppo Rurale realizzate da Giovani Agricoltori nell’ambito del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
Innovazione, impatto sull’attrattività del territorio, sensibilità nei confronti dell’ambiente, tutela e valorizzazione delle risorse umane impiegate e rendimento globale compaiono fra i criteri generali di selezione, poggiata su una nuova metodologia di selezione delle buone prassi elaborata dal Gruppo di lavoro giovani della Rete Rurale Nazionale, delle aziende agricole under 40 sul territorio nazionale.

Nuovo concorso per le giovani start up del M.I.P.A.A.F. per l Expo 2015


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Expo, Mipaaf: parte concorso start up giovani per settore agricolo, alimentare e della pesca
(31/10/2014)

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato indetto un concorso per la selezione nazionale dei “Nuovi Talenti Imprenditoriali” finalizzato alla valorizzazione e rappresentazione, in occasione di Expo 2015, delle migliori esperienze imprenditoriali realizzate nel settore agricolo e agroalimentare della pesca e dell’acquacoltura da aziende start up, aperte da meno di 48 mesi, condotte da giovani tra i 18 e 40 anni e provenienti da tutto il territorio nazionale.

Alle prime 25 aziende classificate nella graduatoria finale sarà attribuito un premio da 30mila euro e la loro partecipazione a Expo 2015, in uno spazio dedicato. Il budget complessivo stanziato per sostenere queste iniziative è di 750mila euro.

I progetti potranno essere presentati entro il 15 dicembre 2014 e saranno valutati da una giuria presieduta da Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale.

“Le start up agricole e alimentari – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – avranno un ruolo importante nella rappresentazione del modello agricolo italiano in Expo. Questo bando si inserisce in un progetto più ampio di iniziative che riguardano le nuove imprese in vista dell’appuntamento di Milano. Puntiamo sull’innovazione per raccontare le storie dei giovani che investono in questo settore. Il ricambio generazionale è una priorità, vogliamo far crescere il numero di aziende condotte da giovani e proiettare davvero il comparto nel futuro. Ringrazio anche Alessandra Poggiani per aver accettato il nostro invito a presiedere la giuria e valutare così nel merito i progetti che arriveranno”.

Ufficio Stampa

A Cuneo dell’ Agricoltura Familiare se ne parla


Cuneo, 28 novembre 2014 alle ore 14:30
A Cuneo si celebra l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare

Quando si parla di agricoltura familiare ci si riferisce a quella forma di agricoltura per la quale il nucleo familiare rappresenta la fonte principale di manodopera e che costituisce, al tempo stesso, la forma di agricoltura più diffusa al mondo, in grado di garantire il maggior equilibrio tra produttività e sostenibilità economica.

Si tratta di oltre 500 milioni di aziende, 12 milioni solo in Europa, che offrono lavoro a 25 milioni di persone e che garantiscono la gestione di una superficie di oltre 172 milioni di ettari.

Nel corrente 2014, le Nazioni Unite celebrano l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare riconoscendo ad essa un ruolo insostituibile per la crescita economica: tanto dei paesi sviluppati quanto di quelli in via di sviluppo

L’Agricoltura familiare dunque “resiste” alla crescente unificazione dei mercati che impone modelli di consumo, di produzione e di vita sempre più uniformi, con una progressiva omogeneizzazione dei bisogni e la scomparsa delle tradizioni. Si tratta di un modello di sviluppo basato su regole di sostenibilità economica, ambientale, sociale ed istituzionale.

Un altro fenomeno sempre più diffuso, che testimonia l’esigenza sociale di una dimensione economica e produttiva più a “misura d’uomo”, è il fenomeno dell’hobby farming. Si tratta di una “tendenza” che si stima coinvolga circa il 2,5% della popolazione adulta del nostro Paese e di un’attività che, condotta in larga misura in ambiente urbano e peri-urbano, può contribuire, insieme alla cura del verde pubblico e privato, al miglioramento della qualità della vita nelle città.

Affinché le esternalità positive che accompagnano queste attività possano trovare la loro massima espressione, è tuttavia necessario che esse vengano condotte secondo criteri di corretta pianificazione, progettazione e gestione.

I dottori Agronomi e Forestali rappresentano in tal senso le professionalità di più specifica formazione, in grado di fornire un contributo importante per uno sviluppo in armonia con l’ambiente e il paesaggio.

Questi gli argomenti oggetto di approfondimento in un convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Cuneo, cui tutti possono partecipare, che avrà luogo presso la Sala d’Onore della Camera di Commercio (Via Emanuele Filiberto, 3) a Cuneo, venerdì 28 novembre alle ore 14:30.

Contatti:
Franco Parola – Email: franco.parola@coldiretti.it

Segue il programma del convegno:

Saluti delle Autorità

Introduce e modera: dott. Franco Parola
Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Cuneo“Agricoltura familiare e sviluppo sostenibile: l’opinione dell’economista”
Relatore: Prof.ssa Angela Mosso, DISAFA,UNITO

“Corrette tecniche di pianificazione, progettazione e gestione del verde urbano per una città più bella e sana”
Relatore: Dott.ssa Federica Larcher, DISAFA,UNITO

“Orticoltura in ambiente urbano e peri-urbano: idee per una corretta e sostenibile gestione”
Relatore: Prof.ssa Silvana Nicola, DISAFA, UNITO

“Orti verticali: tecniche innovative per l’agricoltura in spazi ridotti”
Relatori: Dott. Agr. Paesaggiste Chiara Otella e Stefania Naretto, STUDIO LINEEVERDI

“La commissione del verde urbano: un valido supporto ai Comuni nelle politiche di sviluppo e promozione del verde urbano”
Relatore: Dott.ssa Sara Rosso, Membro della Commissione del Verde Urbano della Città di Cuneo

Conclusioni a cura di dr. Marco Bonavia, Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Cuneo

Fonte: www.freshplaza.it 

Agricoltura Sociale e il nuovo welfare: un tema che si affronta il 13 settembre 2014 a Penne


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Il 13 settembre 2014 si svolgerà a Penne, presso l’OASI WWF, un Seminario organizzato dalla Rete rurale nazionale, dal titolo:

AGRICOLTURA SOCIALE E NUOVO WELFARE PER LO SVILUPPO RURALE

L’agricoltura sociale è secondo molti uno degli strumenti più innovativi in grado di coniugare le esigenze di rinnovamento del welfare italiano con la necessità di sviluppo di un’agricoltura multifunzionale e moderna, che trova ampio spazio nella prossima programmazione (2014-2020), con interventi per l’inclusione e la sostenibilità sociale. In questa ottica l’agricoltura sociale può assumere un ruolo importante nei PSR, che possono sostenere e valorizzare le diverse realtà che svolgono attività di inclusione socio-lavorativa, co-terapia, servizi per persone svantaggiate utilizzando le risorse dell’agricoltura.
Negli ultimi anni si sono sviluppate molte iniziative a livello locale e regionale a cui occorre dare in questa fase della programmazione maggiore visilbilità , nell’ottica di offrire ai diversi attori del territorio – istituzionali e non – occasioni di incontro e approfondimento.
Il seminario ha l’obiettivo di offrire tale opportunità per rafforzare la capacità dei diversi assessorati competenti e dei portatori di interesse di lavorare per una programmazione delle attività e una gestione degli interventi sul tema agricoltura sociale in modo consapevole e coordinato.
Nel corso dei lavori verranno presentate esperienze realizzate a livello locale e regionale che mettano in evidenza le caratteristiche che l’AS ha assunto inItalia, le difficoltà e i risultati raggiunti, i diversi livelli di governance, le possibilità di sviluppo nel prossimo periodo di programmazione.

Si prega di far pervenire, per motivi organizzativi, conferma scritta per e-mail (giglio@inea.i t) della partecipazione al Seminario entro il 10 settembre 2014.

Si allega il programma del Seminario.

La segreteria organizzativa

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un corso da seguire sulla produzione di compost aziendale


locandina CorsoAccogliamo con molto piacere il corso Organizzato dall’ Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura(ARPTRA) in collaborazione con Centro Scientifico Italiano dei Fertilizzanti ( C.I.E.C.) , su un’argomento molto interessante che potrebbe avere un ampia diffusione specialmente in aree dove vi sono le condizioni per attuarlo.

Sperando di fare cosa gradita cordiali saluti Dott. Agronomo Domenico Mele Presidente Associazione G.I.P.A. Giovani Idee e Proposte in Agricoltura

Di seguito vi è  il Programma del Corso e il modulo di iscrizione

Programma Corso lato AProgramma Corso lato B

modulo iscrizione corso compostaggio Arptra_Ciec 2014 (1)

 

La ripartizione della nuova P.A.C. in Italia


Nuova Pac, la ripartizione delle risorse per l’Italia

Ecco come verranno suddivisi i 52 miliardi di euro totali. Tra le misure previste, anche 80 milioni per le imprese condotte da giovani

Di Redazione
Pubblicato sul Canale PROFESSIONE il 29 agosto 2014
Nuova Pac, la ripartizione delle risorse per l'Italia

52 miliardi di euro in sette anni per rilanciare il settore agroalimentare nazionale: è la quantità complessiva di risorse previste per l’Italia relativamente alla nuova Pac, comunicate ufficialmente all’interno di un documento “La nuova Pac: le scelte nazionali – Regolamento (Ue) n. 1307/2013”, approvato lo scorso 31 luglio 2014 dal Consiglio dei ministri. Tramite la decisione presa dal Cdm, il ministro delle politiche agricole e forestali,Maurizio Martina, ha potuto comunicare entro il termine stabilito del 1 agosto le scelte nazionali relative all’applicazione della riforma della nuova Pac fino al 2020.

“Abbiamo fatto scelte non banali come destinare 80 milioni di euro all’anno alle imprese agricole condotte da giovani, con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni”, ha dichiarato Martina. “Così come abbiamo deciso che non percepiranno più aiuti soggetti come le banche, le assicurazioni, le società immobiliari e finanziarie. Non è la Pac che avremmo voluto, ma abbiamo lavorato intensamente in questi mesi con le Regioni per trovare una sintesi delle esigenze particolari dei vari territori. Ora i nostri imprenditori agricoli hanno un anno per adeguarsi alla riforma in vista della prima domanda unica che sarà nel 2015”.

Della cifra complessiva, circa 27 miliardi di euro totali saranno a disposizione dell’Italia per gli aiuti diretti del I° Pilastro (Pagamenti diretti), completamente finanziati dall’Europa, mentre circa 21 miliardi di euro serviranno a finanziare le misure del II° Pilastro(Sviluppo rurale), tramite risorse stanziate per la metà da fondi europei e per la metà da una quota nazionale.

Ai fondi destinati al finanziamento delle misure dei due pilastri (48 miliardi) va aggiunta una quota relativa ai finanziamenti dell’Ocm (Organizzazione comune di mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l’Ocm non vi sono spese pre-allocate tranne per il settore vitivinicolo e l’olio di oliva).

Nella stessa seduta è stata anche autorizzata la ripartizione degli aiuti destinati alsostegno accoppiato, per una dotazione annua di circa 426 milioni di euro. Questa dotazione sarà concentrata nei seguenti settori: zootecnia da carne e da latte, con oltre 210 milioni di euro l’anno, seminativi con circa 146 milioni di euro l’anno, di cui circa 95 milioni di euro per il piano proteico e il grano duro, e olivicoltura, alla quale sono destinati 70 milioni di euro l’anno.

Fonte: www.agrinews.info

Il nostro orto a vostra disposizione


Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che molti non conoscono il ciclo colturale degli ortaggi e verdura che trovano sulla tavola , cerchiamo di avvicinare le persone alla terra attraverso il cibo coltivato le fasi della crescita delle colture e la successiva raccolta che verrà effettuata direttamente da chi si prenota un pezzo di terra con le relative colture che gli piaciono.

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(Fig.1 )                                                                                                      (Fig.2 )

 

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(Fig.3 )                                                                                        (Fig.4)

Le fasi che sono state effettuate  fino ad oggi al orto sono :

  1. Aratura e preparazione del terreno
  2. Letamazione del terreno da adibire a ortaggi(Fig.1 )
  3. Impianto di microirrigazione a goccia senza pacciamatura in plastica (Fig.2 )
  4. Trapianto piantine (Fig.3)
  5. Irrigazione (Fig.4 )

 

Attualmente nell orto sono presenti zucchino (Fig.5 ), Lattuga (Fig.6 ) successivamente cetriolo, melanzane peperoni, ecc.

(Fig.5 )                                                                                      (Fig.6 )

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Per info e prenotazioni

Dott. Agronomo Domenico Mele Presidente Associazione G.I.P.A. Giovani Idee e Proposte in Agricoltura

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La novità fà rima con professionalità


 

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Fonte: www.greenbiz.it

Oggi l Agricoltura, il Mondo Agricolo è molto attento alle novità sia in termini di varietà che in temini prodotti fitosanitari, oggi come oggi la novità galoppa sulla cresta dell’ onda , non si sà  quale novità acchiappare per prima chi sale per prima avrà la novità in tasca da spendere . La domanda è per quanto tempo durà la novità, perchè dopo il periodo della cresta dell onda ci sarà un periodo di consuetudine.

 

Allora quali sono i criteri che non rendono la novità consuetudine dopo un esplosione di interesse , sono diversi si deve partire dalla RICONOSCIBILITA’, POCO INFLUENZA DI EVENTI ESTERNI,ELEVATA CAPACITA A SODDISFARE VARIE ESIGENZE.

 

Nelle prossime uscite affronteremo ad uno ad uno le tematiche, vi ringrazio anticipatamente e vi aspetto alla prossima uscita, in attesa cordiali Saluti Dott. Agronomo Domenico Mele Presidente Associazione G.I.P.A. Giovani Idee e Proposte in Agricoltura.

 

Affrontando un argomento

La forza della Pera Signora


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Ci troviamo nella Valle del Sinni ai piedi del Massiccio del Pollino nella Basilicata, terra ancora da scoprire, tra i prodotti da scoprire vi sono le  Pere Estive, una delle Pere molto rinnomata e conosciuta è   la Pera Signora.

Le caratteristiche principali di questa pera sono ( Fig. 1)  :

  • Elevato sovraccolore
  • Buon rapporto zuccheri/acidi
  • Elevato aroma

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Negli anni si sono avviati i primi impianti ( Fig. 2) che ci hanno permesso di approcciare con le prime forme di allevamento , gestione della chioma e dell’ irrigazione, attualmente le considerazioni che si possono fare sono le seguenti sulla habitus e fisiologia di questo tipo di Pera:

  • Habitus espanso  Fig. 3
  • Produce principalmente su lamburde Fig. 4
  • Effettuare maggiori cimature a verde meno potature al bruno Fig. 5

Fig. 2 Visita nei campi di Pere Signora

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Fig. 3  Pianta secolare di Pera Signora

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Fig.4 Lamburde fiorifere di 2 anni della Pera Signora

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Fig.5 Risultato dopo la cimatura estiva della Pera Signora

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L’obiettivo che ci prefiggiamo con questo prodotto e riuscire nei prossimi anni a commercializzare i vari trasformati che si possono realizzare con questo eccezionale prodotto, che sono ( Fig. 6) :

  • Confetture extra ( frutta > 75 %)
  • Pere sciroppate
  • Pere secche
  • Succhi di frutta

Fig.6 Prodotti trasformati della Pera Signora in mostra

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In questi anni ha avuto notevole interesse la Pera Signora , grazie alla rivalutazione fatta dall ‘ Associazione G.I.P.A. , e all impegno del Dott Agronomo Domenico Mele, dietro questo impegno cè stata una grande donna : Mia Madre, a cui voglio darle il giusto merito di saper presentare la Pera Signora , mi riempe di gioia all’ indomani della sua perdita aver riscoperto grazie al grande amico Pietro un video che rende bene l’ idea dove è la forza della pera Signora , sta nella passione che una mamma ha trasmesso al figlio , e che il figlio non si stancherà mai di riproporre in qualsiasi momento in cui ci possiamo scoraggiare e ci sembrerà difficile affrontare qualcosa di più grande, allora cari amici e amiche della Valle del Sinni non mettiamoci paura, andiamo aventi e costituiamo il Presidio Slow Food della ” Pera Signora”

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https://www.facebook.com/photo.php?v=10204202936903753&set=vb.1536944174&type=2&theater

 

Con Affetto Tuo Figlio Domenico

Un sito veramente biodiverso viene dalla Puglia


Semplice ma ricco di contenuti, il nuovo sito del progetto “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” (BiodiverSO) è online: www.biodiversitapuglia.it.

Il sito web contiene le conoscenze acquisite nelle attività di reperimento e caratterizzazione delle risorse genetiche orticole finanziate dalla Regione Puglia.

La grafica del sito è molto accattivante e i contenuti possono essere sviluppati in modo collaborativo anche grazie alle segnalazioni dei visitatori.

Il sito presenta le finalità del Progetto e i suoi partner, contiene le principali norme sulla biodiversità e un ricco glossario. News, eventi, biblioteca e rassegna stampa sono le sezioni con cui il Progetto riferisce le sue attività in continua evoluzione, mentre gli utenti possono segnalare varietà locali e ricette tradizionali.

Il sito contiene alcuni blog sui temi della biodiversità (agrobiodiversità, social media, biosociale, ecc.) e dà ampio spazio ai contenuti multimediali collegati al Progetto: schede, foto e video delle varietà locali identificate, pagina facebook e twitter, ecc.

Contatti:
Pietro Santamaria
(Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”)

Massimo Guido
(Eco-logica srl – ingegneria ambientale architettura del paesaggio)

Tel.: (+39) 080 5443098
Emailbiodiverso@biodiversitapuglia.it

Data di pubblicazione: 04/06/2014

Fonte: http://www.freshplaza.it/

Il testo base della nuova Pac 2014-2020 per l’ Italia è pronto ecco la sintesi


Nuova pac: raggiunto l’accordo con le Regioni sul testo base

PAC 2014-2020                   inf agrario

A seguito della riunione del 27 maggio è stato raggiunto un accordo sul testo base della Politica agricola comune 2014-2020 per l’Italia, che vale 52 miliardi dieuro. Il Mipaaf ha riunito nel testo le modifiche proposte dalle Regioni, che hanno portato alla definizione dell’intesa complessiva sul nuovo sistema di pagamenti diretti. Le scelte sono state fatte, nonostante la riduzione delle risorse rispetto alla precedente programmazione 2007-2013, privilegiando un criterio di equità, rispettando l’equilibrio territoriale, sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi settori e rafforzando gli ambiti strategici dell’agricoltura italiana.
Queste le principali decisioni assunte:
la ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura;
per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro;
i soggetti beneficiari della Pac, con allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi delle banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari; 
si è deciso di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. In tale ambito è stato valorizzato al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola; 
la definizione della figura dell’agricoltore attivo;
la convergenza, dove si è scelto di considerare l’Italia come Regione unica;
le misure di sostegno per le aree svantaggiate e di montagna, per le quali è stata individuata una diversificazione delle condizioni per essere considerati agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di montagna;
Si è deciso, inoltre, di intervenire in maniera integrata con altri strumenti quali i programmi di sviluppo rurale e l’OCM ortofrutta attivando una misura a favore del pomodoro da industria e una misura in favore della meccanizzazione nelle aree rurali.
È stato anche stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle scelte che verranno compiute dagli altri partner europei.

In Basilicata si continua a spiegare meglio la nuova Pac 2014-2020


 

GIPA                             dip agric

 

Continuano le attività informative e divulgative del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali dellaRegione Basilicata sui temi della riforma della Politica Agricola Comunitaria e sulla programmazione dello sviluppo rurale. Il prossimo seminario si terrà il 19 maggio 2014, alle ore 15,00, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, a Potenza, sul tema “Finanziamento, gestione e monitoraggio della Nuova PAC“, a cura di Matteo Rastelli, Direttore AGEA sede di Bruxelles. “Il PSR tra passata e nuova programmazione” è il tema del secondo incontro in calendario il 23 maggio 2014, alle ore 10,30, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, a Potenza. Al seminario interverrà Rocco Giannini, Dirigente Rapporti Finanziari AGEA, Roma.
Gli interessati sono invitati a partecipare.

Fonte: http://www.basilicatapsr.it

Con l’ accordo di Partenariato si definisce meglio la programmazione 2014-2020


accordoVignettadicembre
RIFORMA UE

Competitività e ambiente, la doppia sfida dei Psr

Con l’Accordo di Partenariato definita la piattaforma comune dei fondi strutturali Ue: il ruolo strategico dello Sviluppo rurale per rafforzare il sistema agricolo italiano.

L’Accordo di partenariato è il documento previsto dal regolamento comunitario 1303/2013 per  definire, nel periodo 2014-2020, la strategia di impiego dei fondi strutturali e di investimento europei (denominati SIE), vale a dire i fondi della politica di coesione (il FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale e il FSE Fondo sociale europeo), il Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
In base a quanto stabilito all’esito del negoziato sul Quadro Finanziario Pluriennale per il 2014-2020, l’Italia beneficerà di 31,1 miliardi di euro di fondi FSE e FESR nonché 10,4 miliardi di euro in quota FEASR. A tali assegnazioni vanno aggiunte le risorse per la Cooperazione territoriale europea pari a 1,1 miliardi di euro  e le risorse per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile pari a 567,5 milioni di euro. Le risorse per la pesca non sono ancora state assegnate, poiché non si è ancora concluso il negoziato comunitario sui relativi regolamenti. 
Alla quota comunitaria si aggiungerà il cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, nonché la quota di cofinanziamento di fonte regionale. Nel caso dei Programmi Regionali (POR Programmi operativi regionali e PSR Programmi di sviluppo rurale), il Fondo di rotazione assicura il 70% del cofinanziamento nazionale complessivo rimanendo il restante 30% a carico dei bilanci regionali.
Il cofinanziamento consentirà, in pratica, di raddoppiare il volume di risorse assegnato dalla Commissione Europea. 
L’impostazione dell’Accordo di partenariato risponde all’articolazione degli  Obiettivi Tematici (OT) prevista dai Regolamenti comunitari ed è frutto di un lungo processo partenariale che ha visto coinvolte tutte le Regioni e le Amministrazioni centrali interessate, le rappresentanze degli Enti locali e il partenariato economico sociale. 
L’accordo, analizzando le disparità, le esigenze di sviluppo e le potenzialità di crescita, individua i risultati che l’Italia intende perseguire nel prossimo periodo di programmazione attraverso le risorse dei fondi e ne definisce gli indirizzi strategici.
L’Accordo di partenariato a seguito dell’intesa in sede di conferenza Stato Regioni del 16 aprile e dell’approvazione in Cipe nella seduta del 18 aprile  è stato notificato alla Commissione europea il 22 aprile 2014.
In questo articolo si pone l’attenzione sulle linee di indirizzo relative alla politica di sviluppo rurale.

Linee di indirizzo strategico per lo sviluppo rurale 2014-2020

Per quanto riguarda lo sviluppo rurale, a seguito dell’accordo della Conferenza Stato Regioni del 16 gennaio 2014 la dotazione complessiva di 20,8 miliardi di euro (ai 10,4 miliardi comunitari, si aggiungono 10,4 miliardi di cofinanziamento nazionale) è così ripartita:
a) Programmi nazionali: € 2.240.003.534, di cui:
1) Programma Rete rurale nazionale € 100.003.534;
2) Programma nazionale di sviluppo rurale 2.140.000,00 articolato in tre misure (Gestione rischio € 1.640.000.000,Biodiversità animale € 200.000.000, Piano irriguo € 300.000.000)
b) Programmi regionali: € 18.619.418.000

L’accordo si colloca in una fase storica di profonda crisi economica, con un tessuto imprenditoriale che deve affrontare le sfide del terzo millennio ed un comparto primario che continua a rappresentare l’anello più debole della filiera. Tra i varipunti di debolezza, permane un grave problema di ricambio generazionale, accanto a difficoltà delle imprese ad accedere al mercato e al credito. In questo contesto, la strategia generale del Feasr pone l’accento sul rafforzamento della competitività del sistema produttivo.

Allocazione delle risorse comunitarie per obiettivo tematico e per fondo (dati in milioni di Euro)

 In termini di peso finanziario, le risorse destinate alla competitività del sistema agro-alimentare rappresentano il44,59 % delle risorse complessive. Nell’accordo si analizzano le principali debolezze strutturali dell’agricoltura italiana e si punta sulla rimozione dei principali vincoli strutturali dell’agro-alimentare italiano sia attraverso i tradizionali incentivi alla ristrutturazione e al miglioramento organizzativo delle singole aziende, sia con quegli strumenti più innovativi che il Regolamento sullo sviluppo rurale mette a disposizione degli Stati Membri: in particolare il rafforzamento delle filiere agro-alimentari, delle reti e delle diverse forme di cooperazione e aggregazione tra le imprese.

Attraverso il rafforzamento del tessuto aziendale sarà promossa una maggiore apertura ai mercati internazionali. Inoltre, con l’obiettivo di migliorare la condizione economica dell’impresa agricola saranno promossi interventi per la diversificazione delle attività aziendali. Nell’ambito degli interventi volti a proteggere il reddito delle imprese agricole, l’accordo mira a sviluppare e diffondere gli strumenti di gestione del rischio attivando una misura nazionale che finanzierà sia i contributi per le polizze assicurative che il supporto ai fondi mutualistici.
Un ruolo importante per il miglioramento della competitività sarà svolto dalla ricerca agricola e dal trasferimento dell’innovazione nel mondo agro-alimentare. Considerando lo scarso peso della ricerca privata e le difficoltà nel trasferimento dei risultati della ricerca al mondo produttivo, il Feasr, attraverso un’allocazione finanziaria pari al 4,16 % delle risorse complessive, sosterrà il trasferimento dell’innovazione tramite i gruppi operativi del PEI (Partenariato europeo per l’innovazione), che dovranno innescare un processo virtuoso di collegamento tra ricerca e produzione primaria.
L’attenzione delle risorse Feasr è rivolta anche alla sostenibilità ambientale delle attività agricole e più in generale a tutte le variabili ambientali cui è indirizzata la strategia di Europa 2020, in stretta connessione con le altre politiche: di qui il peso rilevante assegnato agli Obiettivi tematici con finalità ambientale (OT4, OT5 e OT6), che insieme assorbono il 38,82 % delle risorse complessive. 
Nell’accordo sono contemplate, in particolare, misure dirette a orientare i comportamenti aziendali verso pratiche più sostenibili, che vanno oltre le normali pratiche agricole e forestali, compensando gli operatori agricoli per i maggiori costi o i minori redditi che ciò comporta. Accanto alla tutela della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse è prevista la promozione di interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica delle imprese, al sequestro di carbonio e alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Nell’ambito della tutela delle risorse un’attenzione particolare è data al tema dell’acqua e alla realizzazione o miglioramento di infrastrutture irrigue.
Gli altri obiettivi tematici dell’accordo di carattere trasversale mirano a sviluppare il territorio nel suo complesso, poiché attivano interventi sulle infrastrutture e servizi digitali in aree rurali (OT2), sull’occupazione rurale (OT8), sulle forme di progettazione integrata dello sviluppo locale (OT9) e sull’istruzione e formazione degli addetti (OT10). Complessivamente questi Obiettivi Tematici assorbiranno circa il 9,83 % delle risorse FEASR.


    Italia: allocazione agli obiettivi tematici del FEASR (risorse comunitarie, milioni di euro correnti)

Per il FEASR il contributo più rilevante alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici proviene dalle Priorità 4 e 5, ma contribuiscono anche le Priorità 3 e 6. Complessivamente il contributo del FEASR è stimabile in via preliminare in 4,7 miliardi di euro

Il FEASR, infine, nell’ottica di promuovere le aree rurali, contribuirà alla strategia per le aree interne: interverrà quindi in quei territori che risultino congiuntamente rilevanti sia per l’azione specifica del Fondo, sia per la strategia nazionale aree interne. Nella logica di coordinamento dei fondi va sottolineata la necessità che ci sia un adeguata integrazione tra le politiche per rendere più efficaci gli interventi realizzati all’interno dei singoli fondi.
Infine, ampio spazio è dedicato agli interventi per il rafforzamento della capacità delle amministrazioni pubbliche coinvolte nella gestione dei fondi e le azioni per semplificare i processi, affinché le risorse possano arrivare celermente ai beneficiari.
Accanto alle sezioni relative alla strategia di intervento, vengono individuati i programmi e le relative risorse e definita l’allocazione finanziaria nei singoli obiettivi tematici.
L’accordo determina le risorse da allocare come riserva per l’efficacia d’attuazione (riserva di performance) e stabilisce i criteri per definire i relativi indicatori e i target da raggiungere. Ai sensi dell’art. 22 del reg. 1303/2013 l’importo totale della riserva di efficacia dell’attuazione destinata per fondo SIE e categoria di regioni è pari al 6 %. Detta percentuale nell’ambito delle risorse FEASR corrisponde a 625,8 milioni di euro.
Inoltre l’accordo analizza le condizionalità ex ante e pone gli impegni in ordine alle condizionalità non ancora completamente conformi. Apposite sezioni trattano delle sfide territoriali delle aree rurali, urbane e interne e dello sviluppo locale partecipato.
Con la notifica dell’Accordo alla Commissione europea si avvia il negoziato ufficiale sul testo che dovrà essere approvato entro 4 mesi dalla sua notifica.

Graziella Romito

PianetaPSR numero 31 – aprile 2014

Fonte: http://www.pianetapsr.it