La semplificazione anche in Agricoltura


Tutte le misure agricole previste dal Decreto sulla semplificazione

Negli intendimenti del Governo il provvedimento dovrebbe servire a snellire una pesante burocrazia, accelerando i tempi per l’erogazione di contributi e semplificando il sistema dei controlli

di R. T.

Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto sulle semplificazioni, che fa seguito a quello sulle liberalizzazioni della settimana passata.

Molte le novità, anche in tema agricolo.

Art. 14 (Semplificazione dei controlli sulle imprese)

La disciplina dei controlli sulle imprese è ispirata, fermo quanto previsto dalla normativa comunitaria, ai principi della semplicità, della proporzionalità dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio, nonché del coordinamento dell’azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali. Le Amministrazioni pubbliche saranno tenute a pubblicare sul proprio sito istituzionale e sul sito http://www.impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, indicando per ciascuno di essi i criteri e le modalità di svolgimento delle relative attività.

Per quanto riguarda le imprese agricole i relativi regolamenti saranno emanati su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sentite le associazioni imprenditoriali.

Art. 26 (Misure di semplificazione per le imprese agricole)

La norma consentirà ad Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) di ridurre la richiesta di certificati e di informazioni nei confronti degli agricoltori, rendendo più spediti gli accertamenti che fossero necessari durante l’espletamento delle procedure. L’obiettivo è quello di semplificare le operazioni relative alla erogazione di aiuti e contributi dell’Unione europea per il settore agricolo, consentendo all’Agea di accedere alle informazioni riguardanti i soggetti beneficiari possedute dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inps e dalle Camere di Commercio. Sarà la stessa Agenzia a rendere quindi disponibili i dati agli Organismi pagatori. L’intervento riguarderà i circa 1,4 milioni di agricoltori italiani, che godranno di una sostanziale riduzione e velocizzazione delle procedure burocratiche, e dovrebbe determinare un risparmio per la Pa pari a circa 10 milioni di euro.

Lo scambio di informazioni con Agenzia delle Entrate, Inps e Camere di Commercio sarà bidirezionale: queste istituzioni infatti potranno accedere per via telematica ai fascicoli aziendali elettronici, in possesso di Agea, che contengono una serie di informazioni concernenti il titolare, la superficie, gli impianti ed i macchinari delle imprese agricole.

Inoltre l’articolo prevede che gli Organismi Pagatori predispongano sistematicamente le procedure informatiche per la presentazione delle domande relative agli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune e mettano a disposizione degli utenti le procedure in argomento. La norma interessa circa 800.000 aziende agricole che possono presentare domanda pluriennale di aiuti in quanto non modificano, nell’arco di due-tre anni, la loro consistenza agricola.

Art. 27 (Misure di semplificazione in materia di omologazione delle macchine agricole)

Con la norma in argomento si modifica la normativa vigente, consentendo a strutture, anche private, la possibilità di provvedere, rispettando le disposizioni tecniche in vigore, all’effettuazione delle prove e al rilascio diretto delle omologazioni. Attualmente, infatti, la normativa del Codice della strada prevede che gli accertamenti dei requisiti di idoneità alla circolazione stradale di tutti i veicoli, macchine agricole incluse, abbia luogo mediante visita e prova da parte degli uffici del Dipartimento per i Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Centro Prove Autoveicoli – CPA) presenti sul territorio nazionale. Tali strutture, risultano essere sottodimensionate rispetto alle richieste dell’industria.

A seguito di una indagine informale presso i costruttori nazionali di macchine agricole, è emerso che il costo annuo delle omologazioni stradali si attesta sui 6 milioni di €/anno e di questi circa il 70 % viene effettuato presso strutture estere accreditate in altri paesi dell’Unione Europea al fine di ridurre la durata del procedimento.

Art. 28 (Definizione di bosco e di arboricoltura da legno)

L’articolo si pone come obiettivo quello di facilitare il recupero all’attività agricola degli appezzamenti abbandonati negli ultimi anni e ricoperti di formazioni boschive anche nell’ambito delle specifiche misure dei Programmi di sviluppo rurale, che comportano l’applicazione dei vincoli forestali, senza ulteriori costi per gli agricoltori. La norma prevede in questo senso l’individuazione di appropriate procedure autorizzative anche nell’ottica di una valorizzazione dell’importanza dei paesaggi rurali per il loro ruolo dal punto di vista ambientale, costituendo un efficace strumento per il controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico.

Art. 29 (Esercizio dell’attività di vendita diretta)

La norma intende semplificare gli adempimenti amministrativi necessari per l’avvio dell’attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli in forma itinerante. Grazie a questo intervento legislativo l’imprenditore agricolo potrà infatti iniziare l’attività contestualmente all’invio della comunicazione, fermo restando l’obbligo di rispettare in ogni caso la vigente disciplina igienico sanitaria in materia di vendita di prodotti alimentari.

Art. 30 (Modifiche relative alla movimentazione aziendale dei rifiuti e al deposito temporaneo)

Nel settore agricolo è molto frequente il frazionamento delle aziende in più fondi non contigui sebbene appartenenti alla stessa azienda. In tal caso si provvede a consentire in via semplificata la movimentazione dei rifiuti prodotti in un fondo presso il podere in cui è ubicato il deposito temporaneo anche se per il raggiungimento di quest’ultimo è necessario percorrere un tratto di strada pubblica. Ad esempio finora l’imprenditore agricolo che doveva effettuare un trattamento fitosanitario su un determinato fondo distaccato dall’azienda, per rientrare, con i contenitori vuoti e bonificati (rifiuto speciale non pericoloso), dovendo percorrere un tratto di strada pubblica, aveva l’obbligo di compilare un formulario di trasporto, ora questo non sarà più necessario.

di R. T.

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Fonte: www.teatronaturale.it

Esiste una certificazione della biodiversità in agricoltura


Storia 

La biodiversità esprime la quantità di specie  animali e vegetali viventi in un dato territorio e rappresenta la risorsa più importante dei sistemi naturali del nostro pianeta. La distruzione delle foreste e degli habitat del pianeta determina l’estinzione di migliaia di specie ogni anno, facendo diventare la perdita di biodiversità una delle maggiori emergenze ambientali del nostro tempo. Modelli di produzione e consumo insostenibili, mancanza di educazione e consapevolezza del problema a tutti i livelli hanno portato una progressiva perdita di biodiversità alla quale sono strettamente legate altre emergenze ambientali, come i cambiamenti climatici e la disponibilità di risorse, sulle quali nei prossimi decenni si decideranno le sorti dell’intera comunità umana. Riconoscendo queste priorità, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2010 “Anno Internazionale della Biodiversità”.
Per passare dalle parole ai fatti, nella primavera del 2010, World Biodiversity Association, in collaborazione con CSQA e altri Enti operanti in agricoltura, ha proposto la certificazione “Biodiversity Friend”, per stimolare il mondo economico ad una presa di coscienza verso una produzione più attenta alla conservazione delle risorse biologiche, in una prospettiva, non dilazionabile, di sostenibilità dello sviluppo.

 

In questa direzione, WBA onlus si muove da tempo per promuovere tra le imprese una maggiore consapevolezza del ruolo che esse possono rivestire nella tutela dell’ambiente e nella sensibilizzazione dei loro clienti sui temi della sostenibilità. Dalla sua fondazione, avvenuta il 4 ottobre 2004 presso il Museo di Storia Naturale di Verona, WBA onlus si è occupata della conservazione della biodiversità negli ambienti agrari, allacciando proficue collaborazioni con organizzazioni operanti nel settore della produzione agricola e in particolare, con l’Organizzazione Produttori Ortofrutticoli del Veneto. Con O.P.O. Veneto WBA si è attivata nello sviluppare e proporre percorsi di certificazione per aziende, prodotti e processi in grado di offrire all’utente/consumatore garanzie che l’attività produttiva non determini una perdita della biodiversità del territorio. Tale percorso, già predisposto nel settembre del 2009 e originariamente denominato “Biodiversity Loss Free” (BLF), è stato ideato e presentato da Gianfranco Caoduro, Presidente di WBA onlus,  nel corso della conferenza “Agricoltura e Biodiversità: esperienze a confronto” tenutasi il 3 ottobre 2009 a Zero Branco (TV), in occasione della “Nona Giornata della Biodiversità”.

L'incontro di Zero Branco (TV) del 3 0ttobre 2009L’incontro di Zero Branco (TV) del 3 0ttobre 2009

Successivamente, la bozza di disciplinare è stata sviluppata con il supporto di un gruppo di lavoro costituito da naturalisti, agronomi e forestali che hanno elaborato una certificazione di prodotto che, partendo dai presupposti di BLF, cioè dalla necessità di arrestare le perdite di biodiversità sul territorio, permette nel contempo alle aziende di aumentare la complessità biologica degli agrosistemi, verso una reale sostenibilità e qualità delle produzioni.
La nuova procedura, denominata “Biodiversity Friend”, quindi, non si limita a certificare l’impegno dell’azienda in direzione di una riduzione significativa della perdita di biodiversità sul territorio, ma rappresenta uno stimolo per la stessa azienda verso un incremento progressivo della diversità biologica, che corrisponde, in ultima analisi, ad un miglioramento della salubrità e qualità dei prodotti.
Acquistare un prodotto col marchio “Biodiversity Friend” significa per il consumatore avere garanzie, attraverso procedure di monitoraggio scientificamente verificate, che quel prodotto proviene da agrosistemi con un elevato grado di naturalità ed è stato ottenuto con processi produttivi ad impatto minimo sull’ambiente. Conseguentemente, il prodotto “Biodiversity Friend” sarà identificato anche come un prodotto sano, frutto di un processo produttivo che ha come principio di base la sostenibilità.

Fonte: http://www.biodiversityfriend.org/?page_id=12

 

I pomodori dell I.S.I. sementi si presentano al sud


Il resoconto
ISI Sementi: riunioni tecniche sul Pomodoro da industria nel Sud Italia

Dal 17 al 19 gennaio la ISI Sementi S.p.A. ha tenuto, in provincia di Foggia e Salerno, tre riunioni tecniche dedicate alla presentazione delle varietà 2012 di Pomodoro da Industria. Alle manifestazioni, tenutesi presso noti ristoranti della zona di San Severo, Manfredonia e Scafati hanno partecipato oltre 400 operatori della filiera orticola quali agricoltori, tecnici, vivaisti e rappresentanti delle industrie di trasformazione.

Ad accogliere i numerosi convenuti ai vari eventi sono stati Marco Ruoso, Direttore commerciale Italia, Angelo Boni, Direttore Ricerca, i Product Managers Roberto Ciociola e Raffaele Vecchio, oltre che i responsabili tecnici e commerciali di zona della ISI Sementi.

Durante le riunioni ampio spazio è stato dato alla presentazione delle varietà ISI Sementi già affermate nel Sud Italia, come Defender e Leader tra i prismatici, Discovery e Regent tra gli allungati e Minidor, Kikko, Quorum e Mascalzone tra i pomodorini. Di tutte le varietà i relatori hanno sottolineato sia gli aspetti agronomici sia quelli legati alla trasformazione industriale.

Di spiccato interesse sono state anche le novità di casa ISI Sementi; in particolare, tra le nuove varietà per polpa, passata e concentrato è stato presentato ISI 29714, ibrido molto produttivo, resistente a TSWV, indicato per trapianti medio-tardivi; i frutti prismatici dal colore rosso acceso, presentano polpa spessa, eccezionale consistenza e tenuta molto elevata.


ISI 29714

Tra le novità a bacca allungata per la produzione di pelati spicca ISI 19114, ibrido molto produttivo, resistente a TSWV, a pianta medio compatta e coprente, indicato per i primi trapianti. I frutti, di forma allungata ed elegante, sono caratterizzati da notevole consistenza, elevato spessore della polpa e colore molto intenso sia internamente che esternamente.


ISI 19114

Le riunioni tecniche sono state anche l’occasione per presentare agli operatori del settore il nuovo responsabile commerciale per la zona di Foggia, Michele Tridentino, a cui l’azienda dà il benvenuto nel suo staff, augurandogli un proficuo lavoro. Molto apprezzati dai convenuti sono stati gli interventi di Tridentino che hanno illustrato i principali aggiornamenti riguardanti le Norme di Difesa Integrata in vigore per la coltivazione del pomodoro nel 2012.

Nel corso dei vari meeting i relatori hanno sottolineato che durante l’anno appena terminato ISI Sementi ha celebrato due importanti traguardi; si sono ricordati infatti sia i 30 anni dalla fondazione della Ditta sia i 30 anni di attività di ISI Sementi nel campo del miglioramento genetico del pomodoro da industria.

La ricerca in questa specie infatti è sempre stata di massimo interesse per questa azienda che nel corso degli anni ha contribuito con costanza ed impegno al rinnovamento varietale di una specie orticola di notevole importanza a livello nazionale e mondiale.

Per maggiori informazioni:
ISI SEMENTI s.p.a.
Tel.: (+39) 0524 528439
Email: info@isisementi.com
Web: www.isisementi.com

Data di pubblicazione: 26/01/2012

Fonte : www.freshplaza.it

Ecco come valorizzare il settore carni


Le strategie di valorizzazione del reparto carni

26/01/2012

Presentazione dei risultati dell’indagine a cura di SG Marketing

Partecipazione e interesse per il seminario specialistico dedicato al settore carni nella Grande Distribuzione svoltosi a Bologna il 19 gennaio scorso, in occasione di MARCA 2012.
Durante l’incontro, organizzato da SG Marketing in collaborazione con Mark Up, sono stati illustrati i principali risultati dell’indagine relativa al progetto Retail Carni SG Marketing 2012.
Il seminario, oltre ad essere stato l’occasione per presentare al pubblico il supplemento di Mark up “Carni 2012”, dove sono riportati in maniera estremamente dettagliata i risultati dell’osservatorio, è stato un momento interessante di confronto tra alcuni dei protagonisti della distribuzione moderna italiana e il mondo produttivo.
Il progetto Retail Carni ha cercato di fornire alla Distribuzione Moderna italiana e al mondo produttivo un’occasione di discussione e riflessione in relazione alle politiche di valorizzazione di un reparto strategico per la GDO, alla luce dei bisogni emersi nelle indagini sul fronte della domanda. I protagonisti della tavola rotonda – Rossella Di Emidio (Direttore Marketing Magazzini Gabrielli), Marco Guerrieri (Responsabile Nazionale Settore Carni-Ittico Coop Italia), Giovanni Panzeri (Marketing Manager Marca Commerciale Conad) a rappresentare la distribuzione moderna italiana, Roberta Fileni (Direttore Marketing Fileni) e Mario Lado (Direttore Vendite Divisione Elaborati Montana Alimentari, Gruppo Inalca-Cremonini) per il mondo produttivo – vi hanno espresso il proprio punto di vista in relazione ai principali temi trattati, toccando tutte le leve del retailing mix per il reparto carne: politiche assortimentali, comunicazione, politiche di pricing e innovazione.
Per quanto riguarda le politiche assortimentali, è stato evidenziato da parte della distribuzione la volontà, nel prossimo futuro, di razionalizzare il numero di referenze e il parco fornitori puntando contemporaneamente a una crescita costante della politica di store branding. È risultato infatti che, nell’anno passato, il 92% delle catene interpellate si è focalizzata sull’inserimento a scaffale di nuove tipologie di prodotto a maggiore contenuto di servizio, quali ready to cook e ready to eat per assecondare le esigenze di praticità del consumatore, difendendo al contempo il margine del reparto carne.
Di conseguenza l’innovazione si posiziona strategicamente come il più rilevante dei temi, avendo negli anni passati stimolato la domanda in quei comparti carnei che hanno saputo sfruttare questa opportunità, ed è ritenuta strategica per smuovere la domanda di settori carnei “sofferenti” costruendo un offerta consumer oriented.
La presenza di comunicazione – in tutte le sue forme, dal packaging all’allestimento del reparto – quale strategia di supporto alle performance del settore carne ha rappresentato nel 2011 un elemento indispensabile secondo il 64% delle realtà distributive coinvolte nell’indagine, mentre la restante quota del 36% ha in agenda interventi, in quest’area, durante il 2012. L’indagine consumer poi, evidenziando una percentuale superiore al 50% di consumatori intervistati che decide solo nel punto vendita l’acquisto di carne, costituisce un elemento di riflessone importante sul quale le catene sono invitate a operare per trasformare questa sfida in opportunità da sfruttare per lo stimolo all’acquisto d’impulso. Ci si è inoltre soffermati sulla mancanza di comunicazione a supporto dei valori salutistici positivi che il corretto consumo di carne apporta.
In relazione alle politiche di pricing i risultati delle rilevazioni, che hanno trovato conferma nelle dichiarazioni della GDA, hanno consegnato l’immagine di un reparto in cui la competizione orizzontale di prezzo è sempre più dura da parte dei players distributivi. Con l’intento di mostrarsi più convenienti dei propri competitors, secondo le proiezioni sviluppate da SG Marketing, questo conflitto porterà con tutta probabilità nel giro dei prossimi tre anni, a una contrazione della marginalità percentuale del reparto carne da 1,1 punti per le carni bovine e avicunicole ad 1,6 punti per le suine. Davanti a tale prospettiva i partecipanti alla tavola rotonda si sono mostrati concordi nel ritenere la politica di abbassamento del pricing inefficace e deleteria se non associata ad altre leve.
Questi e tanti altri i temi trattati in occasione di un seminario che, oltre a riunire alcuni dei più importanti attori del settore, ha visto al centro delle discussioni il consumatore, principale protagonista nel processo d’acquisto all’interno del reparto carne.
Come già detto in precedenza il seminario ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, che qui cogliamo l’occasione per ringraziare ricordando anche che è possibile scaricare dal sito SG Marketing, nella sezione approfondimenti la presentazione dei principali risultati del progetto Retail Carni SG Marketing 2012.

Fonte: http://www.sgmarketing.it/ita/news/299/

Frumenti per celiaci? Una ricerca trova una nuova molecola


 

 

Dettaglio: Celiachia, dai frumenti una molecola per sconfiggere l’intolleranza al glutine

 

Un decapeptide -ovvero una molecola costituita da 10 aminoacidi- denominato RPQ e naturalmente presente nella frazione proteica di alcuni cereali, potrebbe combattere la tossicità della gliadina, la proteina presente nelle farine di cereali quali grano, segale e orzo, responsabile della celiachia. E’ quanto viene descritto in uno studio pubblicato on-line dalla rivista Journal of Cereal Science (http://dx.doi.org/10.1016/j.jcs.2011.12.006) nato dalla collaborazione tra tre gruppi di ricerca coordinati dai seguenti ricercatori:

 

–     Luigi Cattivelli, direttore del CRA – Centro di Ricerca per la Genomica di Fiorenzuola d’Arda (PC), che ha svolto la ricerca durante il periodo trascorso in qualità di direttore presso il CRA – Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia;

 

–     Marco Silano, direttore del Reparto Alimentazione, Nutrizione e Salute del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità;

 

–     Luigi Maiuri, docente di Pediatria presso l’Università di Foggia e direttore di ricerca dell’Istituto Europeo per la Ricerca in Fibrosi Cistica (IERFC) presso l’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano.

 

Nel corso dell’attività, i ricercatori del CRA hanno isolato il gene che codifica per il decapeptide RPQ da alcune varietà di frumento tenero e, successivamente, i gruppi del Dr. Marco Silano e del Prof Luigi Maiuri hanno dimostrato la capacità di questa molecola di prevenire la tossicità della gliadina in modelli in vitro di malattia, compresa la coltura di mucosa intestinale di pazienti celiaci che riproduce i meccanismi di tossicità del glutine in vivo.

 

La ricerca dimostra che i frumenti insieme al glutine possono contenere anche molecole capaci di contrastare, almeno in vitro, l’azione tossica del glutine stesso ed apre interessanti scenari per lo sviluppo di nuovi prodotti destinati ai pazienti con celiachia.

 

Fonte: http://sito.entecra.it/portale/cra_avviso.php?id=5104&tipo=news&lingua=IT

All’ Istituto Tecnico Agrario di Matera il I Premio per diplomati dell’ASF Biagio Mattatelli


 

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Il 4 febbraio 2012 presso l’ Istituto Tecnico Agrario Statale “Gaetano Briganti”a Matera, l’ Associazione per lo Sviluppo della Frutticoltura “Biagio Mattatelli” organizza un seminario dal titolo: Viticoltura nel materano: aspetti tecnici e commerciali , nel quale vi sarà la premiazione del I concorso per diplomati degli Istituti Agrari promosso dall’Associazione.  

Questa costituita nel 2007 da un gruppo di amici in ricordo del Dott.Biagio Mattatelli, prematuramente scomparso, agronomo che aveva dedicato nel suo lavoro un forte impegno nel settore frutticolo, diventando punto di riferimento per i frutticoltori e olivicoltori dell’Italia meridionale.

Tra le varie attività dell’associazione vi sono quelle di:

  • stimolare i giovani all’approfondimento degli studi tecnico-pratici della gestione delle piante, alle forme di allevamento, alla nutrizione, alla gestione del suolo e a favorire un agricoltura eco-compatibile.;
  • sviluppare la conoscenza  del territorio e la formazione degli agricoltori e dei giovani tecnici;
  • favorire la crescita culturale e soci-economica degli agricoltori e dei frutticoltori in particolare;
  • accrescere il livello di produttività qualitativa ed economica del settore frutticolo della Regione Basilicata;

L’Associazione allo scopo promuove una serie di attività come:

  • organizzazione di convegni, conferenze, dibattiti, seminari;
  • pubblicazione, edizione e diffusione in proprio di libri, opere e documenti di interesse tecnico e socio-economico;
  • premi annuali  per tecnici, operai del settore frutticolo, studenti a fine corso di studi ecc.;
  • organizzazione di eventi sociali e culturali di ogni natura e genere.

In questa ottica è nato dapprima il Premio “Biagio Mattatelli”, giunto alla V edizione, destinato ad un laureato in Scienze agrarie, corso di laurea magistrale e/o specialistica, che abbia discusso una tesi sperimentale in ambito frutticolo, con particolare riferimento a tematiche relative alle tecniche colturali, alle forme di allevamento, al confronto varietale, alla fisiologia, al miglioramento genetico e alla difesa dai parassiti. A partire dal 2011 è stato istituito un premio per diplomati in materie tecniche agrarie, con lo scopo di avvicinare i giovani studenti alle tematiche della frutticoltura che riveste una notevole importanza per il territorio metapontino.

Per maggiori informazioni per la partecipazione ai premi si può contattare Carmelo Mennone, cmennone@tiscali.it, 3387576722.

 brochure seminario tecnico ASF[1]

Una rivista direttamente da Bruxelles


Rete europea per lo sviluppo rurale

La rete europea per lo sviluppo rurale (RESR) è stata costituita nel mese di ottobre 2008 perché divenisse il punto focale per tutti i protagonisti dello sviluppo rurale nell’UE. In particolare, la RESR aiuta a garantire che gli Stati membri attuino efficacemente i programmi di sviluppo rurale (PSR). Per saperne di più e scarica l’opuscolo della RESR  .

Connettere l'Europa rurale

NOTIZIE e AGGIORNAMENTI SULLA RESR

NOTIZIE PRINCIPALI

  • STORY OF THE MONTH : Communicating Rural Development...in Milan

    STORIA DEL MESE: Comunicare lo sviluppo rurale … a Milano

    Oltre 230 persone erano presenti alla conferenza internazionale ‘Comunicare lo sviluppo rurale ai cittadini’ …

    Per ulteriori informazioni


  • IN EVIDENZA: Bioenergia di origine forestale

    La biomassa rappresenta la fonte di energia rinnovabile più utilizzata in Europa e l’80% di essa è ricavata dal legno.

    Per ulteriori informazioni

  • NRN of the Month : austria

    RRN del mese : Austria

    TLa Rete rurale nazionale austriaca è pienamente operativa dal 2008 e comprende un consorzio di tre organizzazioni partner …

    Per ulteriori informazioni

  • PROJECT OF THE MONTH: Viver de Celleristes

    Progetto del mese – Viver de Celleristes

    La cantina Viver de Celleristes fornisce accesso al mercato alle nuove aziende vinicole …

    Per ulteriori informazioni

  • STORY OF THE MONTH : Communicating Rural Development...in Milan

    STORIA DEL MESE: Comunicare lo sviluppo rurale … a Milano

    Oltre 230 persone erano presenti alla conferenza internazionale ‘Comunicare lo sviluppo rurale ai cittadini’ …

    Per ulteriori informazioni


  • IN EVIDENZA: Bioenergia di origine forestale

    La biomassa rappresenta la fonte di energia rinnovabile più utilizzata in Europa e l’80% di essa è ricavata dal legno.

    Per ulteriori informazioni

ALTRE NOTIZIE

ALTRE NOTIZIE

 

13 gennaio 2012: Il numero 9 della Rivista rurale dell’UE sulla silvicoltura é stata pubblicata Numero 9 della rivista rurale dell’UE può ora essere scaricata nel sito della RESR. Questa edizione concentra l’attenzione sul settore forestale e lo sviluppo rurale. Fare clic qui.
13 gennaio 2012: Prima riunione della rete sul gruppo dei paesi del Mediterraneo in Grecia Si avvicina la scadenza per registrarsi alla prima riunione della “rete dei paesi UE della regione del Mediterraneo”, che si terrà a Salonicco in Grecia il 1 febbraio 2012. La riunione, ospitata dalla RRN greca, si focalizzerà sui prodotti agro-alimentari di qualità dei paesi del Mediterraneo. Cliccare qui.
13 gennaio 2012: Fiera internazionale “Settimana verde” a BerlinoLa 77° edizione della fiera internazionale Settimana verde si terrà a Berlino in Germania dal 20 al 29 gennaio 2012. La fiera rappresenta uno dei momenti più importanti del calendario europeo di eventi dedicati ai prodotti alimentari, agricoli e orticoli. Fare clic qui.
13 gennaio 2012: Numero 8 della Rivista rurale dell’UE in sei lingueIl numero 8 della Rivista rurale dell’UE, sull’agricoltura biologica e di qualità, può ora essere scaricato in francese, spagnolo, tedesco, italiano e polacco, oltre che in inglese. Fare clic qui.

I microrganismi utili nel suolo esistono


Pontinia (LT): una giornata di formazione sui microrganismi utili per contenere fitopatogeni e nematodi

Nei terreni intensamente coltivati si assiste ad una proliferazione di agenti di malattia e, quindi, ad una riduzione delle rese e della qualità. E’ questo un fenomeno particolarmente accentuato nelle colture orticole, protette e non. In particolare i patogeni fungini, i nematodi e le erbe infestanti sono responsabili dei principali decrementi produttivi.

Tra i patogeni fungini più frequenti si segnalano il Phytophthorae, la Sclerotiniae, la Pythia, il Rhizoctoniae, la Fusaria e la Verticillia, mentre, fra i nematodi, quelli appartenenti ai generi Meloidogine, Dytilenchus e Pratylencus.


La lezione di Andrea Minuto.

I microrganismi antagonisti giocano quindi un ruolo importante nel ridurre gli attacchi dei patogeni radicali nel suolo e anche nei sistemi fuori suolo. L’introduzione, all’interno di questi sistemi, dei microrganismi antagonisti permette una buona interazione tra ospite, patogeno e antagonista.

A tale riguardo, comunque, va rammentato che la colonizzazione da parte dei microrganismi utili è molto più agevole in un suolo solarizzato o in un sistema fuori suolo con un substrato mai utilizzato, piuttosto che nel suolo dove è già presente un equilibrio microbico.


Particolare della platea con i partecipanti.

Il corso di formazione sui microrganismi antagonisti, si è tenuto a Pontinia (provincia di Latina) con la partecipazione di circa 40 persone, tra tecnici e agricoltori. Le 7 ore di lezione, suddivise in 4 parti, hanno avuto come docente il Dr Agr Andrea Minuto, fitopatologo e responsabile centro di saggio del CeRSAA di Albenga (provincia di Savona).


Foto di gruppo dei partecipanti.

La giornata di formazione, organizzata da Silvio Fritegotto (www.fritegotto.it) si colloca come approfondimento dei precedenti corsi realizzati nel periodo 2009-2011.  Con questi incontri si vuole creare una serie di momenti di formazione e confronto tra produttori, tecnici e mondo della ricerca, utili a trasferire l’applicazione teorica e pratica delle tecnologie innovative di coltivazione e di gestione dei sistemi colturali in ortoflorovivaismo.


Ravanello affetto da batteriosi vascolare.

Il corso ha visto la partecipazione di tecnici liberi professionisti o tecnici dipendenti di aziende di mezzi tecnici e di organismi associativi pubblici o privati operanti nel comparto orto-floro-vivaistico. Tra i tecnici si evidenzia la partecipazione dei tecnici della ditta BRIDA Srl, della Sementi Scarparo, della Monsanto Vegetable Seeds e del gruppo Apofruit di Latina.

Tra gli agricoltori si evidenzia la partecipazione di alcuni imprenditori agricoli di elevata professionalità, tra cui alcuni soci della Coop. Agrieuropa, dell’Azienda Agricola San Donato di Sabaudia e altri singoli agricoltori della provincia di Latina.


Valeriana affetta da Phoma valerianellae.

Il programma formativo del seminario si è concluso con un dibattito di approfondimento con i partecipanti, al fine di mettere a fuoco alcune problematiche inerenti alcune colture come il Ravanello, la Valeriana e lo Zucchino.

Contatti:
Silvio Fritegotto
Agronomo
Socio della SOI “Società Orticola Italiana”
Membro dell’AIF “Associazione Italiana Fertilizzanti”
Tel.: 0577 930915
Cell.: 348 7208196
Web: www.fritegotto.it
Web: www.fertirrigofacile.it

Data di pubblicazione: 25/01/2012

Fonte : www.freshplaza.it

Come essere aggiornati nel campo scientifico in agricoltura? Con la SOI


 

La Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI) è stata fondata il 12 dicembre 1953 a Firenze.
E’ una Società senza fini di lucro nata con lo scopo di sviluppare la cooperazione scientifica e tecnica e lo scambio di idee e di conoscenze tra il mondo della ricerca scientifica, gli imprenditori ed i professionisti, impegnati anche a titolo amatoriale, nel settore orto-floro-frutticolo, con il fine ultimo di favorirne il progresso e la diffusione.

Ad oggi sono quasi 1000 i soci iscritti alle tre Sezioni: Orticoltura, Floricoltura e Piante Ornamentali, Frutticoltura. E’ prevista la costituzione di Gruppi di Lavoro e di Commissioni con compiti specifici su questioni di rilevante interesse comunque legate alle finalità della Società.

La SOI:

  • Pubblica e invia gratuitamente ai Soci la rivista Italus Hortus e il Notiziario SOI di Ortoflorofrutticoltura.
  • Organizza e patrocina convegni, simposi, mostre pomologiche, giornate di incontro e di divulgazione, nonché seminari o corsi di alta formazione scientifica e tecnica.
  • Organizza, ogni tre anni, le Giornate Scientifiche, divenute il momento di incontro più partecipato della comunità scientifica italiana che opera a favore della ortoflorofrutticoltura. Le Giornate Scientifiche affrontano tutte le tematiche scientifiche più rilevanti in sessioni o workshop specifici.
  • Organizza le Giornate Tecniche, nate e sviluppate per favorire lo scambio di idee e conoscenze fra il mondo della ricerca, gli imprenditori agricoli ed i tecnici specializzati.
  • Collabora con le Società affini, tra cui l’International Society for Horticultural Science (ISHS).
  • Rappresenta un Country-gatekeeper per il progetto Hortivar.
  • Nel marzo 2007 ha istituito l’Associazione Nazionale Città della Frutta
  • Collabora con la casa editrice Edagricole
  • Dispone di un inventario aggiornato di tutte le Istituzioni pubbliche che operano nella ricerca scientifica nel campo dell’ortoflorofrutticoltura

Fonte: http://www.soihs.it/

Il congresso dell uva da tavola a Conversano (Ba)


3 febbraio 2012, ore 16:30
Conversano (BA): 15mo Congresso Nazionale Uva da Tavola

Per il 15mo anno consecutivo si svolgerà il Congresso Nazionale sull’Uva da Tavola – 11ma edizione internazionale, in collaborazione con: L’Informatore Agrario, Syngenta, AlzChem, Vegetable, Eiffel, Aniplast, Farproagro e Berardi. L’appuntamento è per venerdì 3 febbraio, dalle ore 16:30, presso il Centro Congressi “Grand’Hotel D’Aragona” a Conversano (BA), Via San Donato 5.

Clicca qui per scaricare la locandina con il programma.

Quest’anno, il Congresso dedicherà particolare attenzione all’autorizzazione ministeriale per l’impiego sull’uva da tavola del promotore di crescita costituito da Forchlorfenuron (CPPU), noto con il nome commerciale di Sitofex® della Società AzChem, distribuito in Italia dall’Agricola Internazionale di Pisa. Sulle modalità di impiego del fitoregolatore per migliorare la qualità dell’uva e sulla viticoltura cilena svolgerà una relazione Reinaldo Munitiz, ingegnere agronomo proveniente dal Cile.

Come ogni anno, il congresso darà anche l’occasione per discutere dei risultati delle ricerche, delle tecniche colturali adottate, della commercializzazione dell’annata precedente e di quanto adottare per quella in corso.

Targhe saranno consegnate a Antonio Tarulli e Maria Daugenti per la produzione biologica di uva da tavola biologica (vedi precedente notizia), a Salvatore Rizzo per la produzione di uva da tavola in serre riscaldate e alla famiglia Milillo di Rutigliano (BA), pionieri della coltivazione dell’uva da tavola pugliese.

Data di pubblicazione: 23/01/2012

Fonte : www.freshplaza.it

Le parole pù ricercate : i.s.m.e.a., albicocco, pero e corso casaro


Come si può vedere in tabella le parole piu ricercate che riportano al link del blog www.gipa2008.wordpress.com sono :  Premio primo insediamento ,Albicocco, Pero,corso per casaro e  lavoro agronomo. Questo ci fà capire che riusciamo a dare delle risposte alle varie domande, che gli agricoltori e non solo ricercano su internet, ma la cosa che ci fà più onore e quanto riusciamo ad arrivare a chi realmente vuole delle notizie utili e esaudienti alle sue richieste , per esempio cliccate su google albicocche precoci ( http://www.google.it/#sclient=psy-ab&hl=it&site=&source=hp&q=albicocche+precoci&pbx=1&oq=albicocche+precoci&aq=f&aqi=&aql=&gs_sm=e&gs_upl=8219l12609l0l13969l18l11l0l0l0l0l0l0ll0l0&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.,cf.osb&fp=94e5ed0265769932&biw=1024&bih=576) il secondo link che esce è proprio il nostro, una cosa non da sottovalutare ma da tener conto, dovè bisogna specializzarsi nel dare informazioni, scientificamente valide ma anche praticamente attuabili. Sperando che questo rientra nello spirito dell’informazione e formazione futura in agricoltura porgo i miei piu cordiali saluti a tutti quelli che hanno reso una cosi alta indicizazzione di un piccolo blog creato da poco, da dai giovani in agricoltura che pensano che bisogna crescere insieme superando i limiti imposti dagli attuali meccanismi .

Dott. Agronomo Domenico Mele Presidente Associazione G.I.P.A.

Giovani Idee e Proposte in Agricoltura via ugo foscolo n° 02 Valsinni (MT) 75029

email : gipa-@hotmail.it

blog: www.gipa2008.wordpress.com

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ismea primo insediamento 68
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albicocche precoci 30
vivai escande 21
azienda sementiera che cerca agronomo 16
corso casaro 14
potatura pero video 13
potatura dell’albicocco 12
vivai belfiore 12

Fonte: www.gipa2008.wordpress.com

Ecco quanto sono distanti le aziende dal greening della Nuova Pac


Nuovo sondaggio “Retebarometro”: cosa pensano gli agricoltori della nuova PAC?

Cosa pensano gli agricoltori italiani del greening e della nuova struttura dei pagamenti diretti? E quante aziende rispetterebbero già oggi le norme del greening? A fornire una risposta “a caldo” è la seconda indagine di Retebarometro. Realizzata entro due mesi dalla pubblicazione delle bozze dei regolamenti sulla riforma della PAC, appena il tempo necessario perché gli agricoltori familiarizzassero con termini quali “greening” e “aree ecologiche”, l’ indagine nella prima metà di dicembre ha raccolto le opinioni e valutazioni di 300 aziende, distribuite lungo l’intera penisola e appartenenti alle principali filiere agricole, su alcuni degli aspetti più innovativi della politica agricola comunitaria che inizia a profilarsi all’orizzonte.

 
 
 
 
10/01/2012

Progetto culturale e sociale Domus Iter Vitis


Turismo culturale e gastronomico, il marketing parte da qui

I territori si possono mettere in grande evidenza attraverso l’identificazione di una propria identità rurale. Al via i nuovi progetti di Domus Iter Vitis

di C. S.

“Il turismo culturale e quello enogastronomico rappresentano per l’Europa una grande risorsa, contribuendo fortemente a rilanciare prodotti e luoghi. L’Itinerario Culturale Europeo Iter Vitis-Les chemins de la vigne vuol fare la sua parte richiamando l’attenzione sulla cultura delle vite e del vino che in termini di patrimonio, materiale e immateriale, è forse la più evocativa della nostra civiltà. Iter Vitis intende oggi riaffermare la sua missione istituzionale con nuove proposte di marketing territoriale, che puntano a tutelare e rivitalizzare l’ambiente urbano (i centri storici, i borghi, le città d’arte, ecc.) favorendone l’identificazione con la vicina identità rurale, vitivinicola o di altra natura”. Lo annuncia Paolo Benvenuti, Presidente dell’Associazione Internazionale Iter Vitis e Direttore Generale delle Città del Vino, in occasione del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione, che si tiene in questi giorni a Bruxelles. L’appuntamento del 19 e 20 gennaio è anche l’occasione per una Conferenza Stampa sulle nuove proposte di Iter Vitis presso il Circolo della Stampa Estera di Bruxelles.

A partire dalla salvaguardia del paesaggio rurale, attraverso lo strumento introdotto dalle Città del Vino con l’elaborazione di un Piano Regolatore che fa riferimento alla tutela del paesaggio vitivinicolo, alle opportunità offerte ai territori del vino ed al loro eventuale inserimento tra i patrimoni tutelati dall’Unesco.

Fino ad arrivare alla valorizzazione del rapporto tra produzioni agroalimentari ed enologiche di qualità e i loro territori, in cui il recupero e il riuso (abitativo, di funzioni e servizi, spazi pubblici…) dei centri storici va di pari passo con l’identificazione della città con il suo prodotto tipico: creazione di luoghi della memoria, predisposizione di punti informativi e di segnaletica sulla cultura locale e le sue tradizioni rurali, utilizzo integrato delle nuove tecnologie (QRcode, internet, App per IPhone e Ipad), creazione di enoteche e/o spazi dedicati alla ristorazione, attivazione di mercati a Km0, ecc.

Tra i nuovi progetti in programma per il 2012 sta per partire Domus Iter Vitis, un’iniziativa di turismo culturale e sociale che metterà a disposizione dei viaggiatori una “domus“ per conoscere e vivere altre realtà locali, attraverso la scoperta delle identità territoriali e la partecipazione guidata a manifestazioni e ad eventi culturali. Nasce, invece, dall’esigenza di rispondere alla domanda formativa di approfondire temi inerenti la vitivinicoltura europea e internazionale, WineLAB Experience, uno stage internazionale per giovani viticoltori europei, studenti in agraria e viticoltura, che si terrà in Georgia dal 18 al 24 giugno con il titolo “Viaggio alle radici della vitivinicoltura”. E’, infine, fresco di stampa il libro “Un’Itàlia, 150 piatti 150 vini 150 territori”, realizzato da SapereSapori e Città del Vino in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia, con il patrocinio di Iter Vitis che si è subito riconosciuto nell’obiettivo di censire e diffondere “saperi e sapori” meritevoli di essere valorizzati e tramandati alle giovani generazioni anche per il loro valore storico e culturale.

Sono presenti a Bruxelles Josè Arruda Vice Presidente Associazione Internazionale Iter Vitis e Segretario Generale AMPV – Portogallo, Emanuela Panke Segretaria generale Associazione Internazionale Iter Vitis, Gori Sparacino Direttore Associazione Internazionale Iter Vitis e Presidente della Federazione Strade del Vino di Sicilia, Mimmo Targia Ambasciatore Iter Vitis e Presidente Arebba Sicilia B&B e i sindaci delle Terre Sicane: Michele Botta – Menfi (Ag), Calogero Impastato – Montevago (Ag), Martino Maggio – Sambuca di Sicilia (Ag), Franco Santoro -Santa Margherita Belice (Ag).

“Iter Vitis-Les chemins de la vigne” è la rappresentazione della vite e della sua storia millenaria che oltrepassa ogni confine geografico ispirando il cammino alla scoperta di luoghi evocativi, mutevoli ad ogni stagione, espressione da est ad ovest di un’identità culturale del vecchio continente. Al centro della proposta vi è il valore aggiunto costituito dal paesaggio vitato europeo come elemento caratterizzante del vecchio Continente, intorno al quale creare un patrimonio di conoscenze e di informazioni, dall’Atlantico al Baltico, dal Mediterraneo al Caucaso. Per promuovere, valorizzare e tutelare questo patrimonio, riconosciuto Itinerario Culturale Europeo dal Consiglio d’Europa il 15 maggio 2009, nel 2007 a Sambuca di Sicilia (Ag) è nata L’Associazione Internazionale Iter Vitis, che oggi conta oltre 50 soci appartenenti un numero in continua crescita di Paesi dell’Europa centrale ed orientale, tra i quali: Armenia, Azarbajan, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Macedonia, Malta, Portogallo, Repubblica Moldova, Romania, Spagna e Ucraina.

Associazione Internazionale Iter Vitis
Palazzo Panitteri – 92017 Sambuca di Sicilia (Ag) – Italia
info@itervitis.eu  

di C. S.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: www.teatronaturale.it

Video e Programma del convegno: La PAC 2014-2020: sarà riforma?


Eventi AGRIREGIONIEUROPA

Convegno Agriregionieuropa “La PAC 2014-2020: sarà riforma? Conferme e cambiamenti per l’agricoltura italiana”
Data: 13 Gennaio 2012
Organizzatore: Accademia dei Georgofili, Spera – Centro Studi Interuniversitario sulle politiche economiche rurali e ambientali, Associazione “Alessandro Bartola”, con il contributo dell’Unione Europea DG Agricoltura e Sviluppo Rurale, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e con il patrocinio della Rete Rurale Nazionale.
Sede: Facoltà di Agraria – Università di Pisa, Via del Borghetto, 80 – Pisa
Materiale: Programma, Link al video streaming
Selezione di articoli Agriregionieuropa
Presentazioni: Beatriz Velazquez, Maria Rosaria Pupo D’Andrea , Angelo Frascarelli , Franco Sotte
Video: Intervento di apertura, Beatriz Velazquez , Maria Rosaria Pupo D’Andrea , Angelo Frascarelli , Franco Sotte, Dibattito, Conclusioni

Le fasce tampone nella P.A.C. 2012 saranno obbligatorie per i corsi d’acqua


PAC 2012: Fasce tampone per i corsi d’acqua

Nuovo obbligo della condizionalità

PAC 2012: Fasce tampone per i corsi d’acqua
La condizionalità si applica ininterrottamente dal 2005 e la quasi totalità degli agricoltori ha ormai acquisito le norme e i relativi obblighi da rispettare. Tuttavia, ogni anno l’agricoltore deve prendere atto delle novità, al fine di applicare al meglio la condizionalità nella propria azienda.

Dal 1° gennaio 2012, è entrato in vigore il nuovo Decreto ministeriale n. 27417 del 22 dicembre 2011, che ha apportato alcune modifiche alla precedente normativa sulla condizionalità (vedi box).

La novità più importante è l’introduzione di una nuova norma della condizionalità e precisamente la norma 5.2. “Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua”. Essa interessa molti agricoltori e i relativi adempimenti sono abbastanza impegnativi. Vediamo nel dettaglio.

OBBLIGO DI FASCIA

L’Allegato III al Reg. Ce 73/2009 prevede l’introduzione di un requisito di condizionalità riguardante la protezione dei “corsi d’acqua” dall’inquinamento e dal ruscellamento (run-off), provocati dalle attività agricole, attraverso la creazione di un buffer di protezione vegetale che fiancheggi tali corsi.

Al tal fine, il Decreto ministeriale prescrive, a partire dal 1° gennaio 2012, la presenza di una fascia tampone lungo i corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali.

Nel caso di assenza della fascia tampone, l’agricoltore è tenuto alla sua costituzione.

Per fascia tampone si intende una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata, oppure arbustiva od arborea, spontanea od impiantata, di larghezza di 5 metri (fig. 1).

L’ampiezza della fascia tampone viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda (vedi definizione); i 5 metri devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse.

L’obbligo delle fasce tampone riguarda tutte le superfici agricole, ad esclusione dei terreni investiti ad oliveti e a pascolo permanente.

Sono esclusi dall’obbligo delle fasce tampone i seguenti corsi d’acqua:

– scoline e fossi collettori (fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche artificiali, prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente;

– adduttori d’acqua per l’irrigazione: rappresentati dai corpi idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati;

– pensili: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato;

– corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l’acqua.

GLI IMPEGNI NELLE FASCE TAMPONE

L’agricoltore deve osservare i seguenti impegni inerenti le fasce tampone:

– è vietato effettuare le lavorazioni, escluse quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia esistente;

– è vietato applicare fertilizzanti inorganici, secondo quanto stabilito dal Codice di Buona Pratica Agricola, «Applicazione di fertilizzanti ai terreni adiacenti ai corsi d’acqua», approvato con D.M. 19 aprile 1999, entro cinque metri dai corsi d’acqua.

L’utilizzo dei letami e dei materiali ad esso assimilati, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti organici, è soggetto a quanto stabilito dall’art. 22 del D.M. 7 aprile 2006; l’uso dei liquami è soggetto a quanto stabilito dall’art. 23 del D.M. 7 aprile 2006.

DEROGHE

Nel caso di risaie è prevista la deroga, ossia gli impegni relativi alle fasce tampone non sono richiesti.

Per quanto riguarda il divieto di lavorazione lungo le fasce tampone è ammessa una deroga nei seguenti casi:

– particelle agricole ricadenti in «aree montane» come da classificazione ai sensi della Direttiva Cee 268/75 del 28 aprile 1975 e s.m.i.;

– terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare.

L’impegno di divieto di lavorazione lungo le fasce tampone non viene applicato altresì, nel 2012, per le colture autunno-vernine già seminate antecedentemente all’entrata in vigore del Decreto ministeriale, ovvero già seminate prima del 31 dicembre 2011.

IL RUOLO DELLE REGIONI

Oltre alle disposizioni nazionali, le Regioni possono adottare specifici provvedimenti regionali, compatibili con la normativa nazionale, per tener conto della diversità delle condizioni ambientali locali.

Infatti, il Decreto ministeriale n. 30125 del 22/12/2009 prevede che le Regioni specificano con propri provvedimenti l’elenco degli impegni applicabili a livello territoriale, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale di modica ed integrazione (quindi entro il 28 febbraio 2012).

Nei prossimi mesi, le Regioni dovranno adottare le disposizioni regionali della condizionalità, che integrano quelle nazionali. In assenza di provvedimenti regionali, si applicano integralmente le norme nazionali.

Le informazioni sulla condizionalità, a livello regionale, sono reperibili sui siti web delle rispettive Regioni.

L’intervento delle Regioni deve far riferimento allo «stato complessivo attuale» dei corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, definito nell’ambito del Piano di gestione del distretto idrografico di appartenenza che classifica lo stato dei corpi idrici come: «ottimo», «buono», «sufficiente», «scarso» e «pessimo».

Le Regioni stabiliscono con propri provvedimenti che:

– la distanza del divieto delle lavorazioni può ridursi fino a tre metri in presenza di uno «stato complessivo attuale» del corpo idrico superficiale interessato di grado «sufficiente» o «buono»;

– il divieto delle lavorazioni si considera rispettato in presenza di «stato complessivo attuale» del corpo idrico superficiale interessato di grado «ottimo»;

– l’impegno relativo al divieto di fertilizzazione inorganica si intende rispettato con limite di tre metri, in presenza di:

1) «stato complessivo attuale» del corpo idrico superficiale interessato di grado «buono» o «ottimo»;

2) frutteti e vigneti inerbiti di produzione integrata o biologica.

Nel solo caso di fertirrigazione, e nel rispetto delle condizioni di cui ai punti 1 e 2, l’impegno si considera rispettato.

Angelo Frascarelli
 

Fonte: http://www.agricoltura24.com/pac-2012-fasce-tampone-per-i-corsi-d-acqua/p_3499.html

Link a questo articolo:

PAC 2012: Fasce tampone per i corsi d’acqua

Il biogas spiegato a Fieagricola a Verona


edagricole 24ORE Formazione | Agroalimentare
BIOGAS 2013,
SI VOLTA PAGINA
Verona, 4 febbraio 2012 • Ore 10.00 • 13.00
Fieragricola 2012 • Bioenergy Expo • Area Forum • Padiglione 10 • Veronafiere
Iscriviti Ora
 
L’evento, organizzato dal Gruppo 24 ORE in collaborazione con Terra e Vita, ha l’obiettivo di anticipare
agli imprenditori le nuove linee operative, che a far data dal 1 gennaio 2013, accompagneranno l’esordio delle nuove tariffe omnicomprensive che si prospettano come un’autentica rivoluzione rispetto alle attuali. Gli argomenti trattati saranno:
La produzione della biomassa vegetale: meno primo raccolto e più secondi raccolti; meno monocoltura e più rotazione; più spazio alle specie perennanti; proposte agronomiche concrete con indicazione dei conti colturali;
Gli impianti: come migliorare le rese di conversione delle matrici organiche e la nuova sfida con
l’utilizzo dei sottoprodotti dell’agroalimentare;
La diversificazione energetica dell’impianto con il maggior utilizzo dell’energia termica.
 
Programma
Modera i lavori: Dulcinea Bignami, Giornalista Terra e Vita – Gruppo 24 ORE
10,00 Registrazione dei partecipanti
10,30 Aspetti legislativi legati ai nuovi incentivi per il biogas
Sofia Mannelli, Consulente
11,00 Sistemi colturali integrati e gestione agronomica delle biomasse dedicate
Alessandro Arioli, Docente in Tecnologie delle Biomasse, Università del Piemonte Orientale
11,30 Principali fattori di variabilità produttiva nella gestione di impianti biogas
Claudio Fabbri, Ricercatore, Crpa – Centro Ricerche Produzioni Animali
12,00 L’utilizzo “intelligente” dell’energia termica da biogas: alcuni casi di successo
Viller Boicelli, Direttore CIB – Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
12,30 Chiusura dei lavori a cura del Moderatore
 
Sponsor:
BTS Biotec EN+ Italia
Paver SIS UTS
 
In collaborazione con:
Bioenergie Terra e Vita Informatore zootecnico
 
 
La partecipazione è libera e gratuita previo ingresso in fiera
Per iscriversi si prega di compilare la scheda di registrazione on line:
SCHEDA DI REGISTRAZIONE
Per maggiori informazioni: www.formazione.ilsole24ore.com/biogas
L’ingresso a Fieragricola 2012 è a pagamento.
Per maggiori informazioni sui costi e sulle modalità di accesso in fiera: www.fieragricola.it
 
Servizio Clienti:
Tel. 02.5660.1887 – Fax 02.7004.8601
info@formazione.ilsole24ore.com
GRUPPO 24 ORE Il Sole 24 ORE Formazione ed Eventi
www.formazione.ilsole24ore.com
Organizzazione con sistema di qualità
certificato ISO 9001:2008

Due giorni per il carciofo a Bari


Carciofo, acquisizioni sulla tecnica agronomica e la qualità

Bari, il 18 e 19 gennaio 2012

convegno-carciofo-bari-gennaio2012.jpg Bari, il 18 e 19 gennaio 2012

Il convegno ‘recenti acquisizioni sulla tecnica agronomica e al qualità del carciofo’, che gode del patrocinio del Mipaaf, Ispa-Cnr, Università degli Studi di Bari, della Società orticola italiana e della Società italiana di Agronomia, si terrà a Bari, il 18 e 19 gennaio, nell’aula magna della Facoltà di Agraria.

Il programma dei lavori è organizzato su due giornate: nel pomeriggio di mercoledì 18 saranno presentate le attività e i primi risultati delle ricerche condotte dalle differenti Unità operative nell’ambito del progetto nazionale Carvarvi. Si discuterà inoltre delle eventuali criticità emerse nel corso del progetto e quali soluzioni proporre per proseguire al meglio le attività.

La sessione mattutina della seconda giornata, giovedì 19, sarà l’occasione per l’approfondimento di alcuni aspetti innovativi legati alla tecnica colturale e alla qualità del prodotto.

Enti pubblici e aziende della filiera cinaricola illustreranno nel workshop, che si terrà nel pomeriggio, progetti, prodotti e attività innovative.

Scarica la locandina in formato pdf

Fonte: Isp -Cnr – Istituto di scienze delle produzioni alimentari

In redazione: I.S.

Online le relazioni Agrumi 2011 all’ A.A.S.D. Pantanello


 ON LINE LE RELAZIONI DELLA GIORNATA AGRUMI 2011

Pubblicate le relazioni del convegno della XV Giornata di Agrumicoltura

 
??? Immagine/Didascalia ???
Portinnesti e nuovi modelli di trasferimento delle innovazioni sono stati al centro della XV giornata di agrumicoltura organizzata dall’Alsia e dalla Soi (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana) lo scorso 6 dicembre presso l’Azienda agricola sperimentale dell’Alsia “Pantanello” di Metaponto-Bernalda (MT). Di seguito le presentazioni dei relatori intervenuti durante il convegno e l’elenco delle varietà medio-precoci esposte nella mostra pomologica.
 

Fonte: www.ssabasilicata.it

Una comunità professionale per la zootecnia


PRODUZIONI ANIMALI: NASCE COMUNITA’ PROFESSIONALE Invito a imprenditori, tecnici ed esperti a costituire un focus group L’Azienda sperimentale dell’Alsia “Pantano” di Pignola sarà il punto di riferimento della nascente Comunità Professionale sulla Filiera delle Produzioni Animali. L’Agenzia intende, infatti, promuovere una scrupolosa gestione tecnica ed economico-finanziaria dell’impresa zootecnica, volta a valutarne costantemente l’organizzazione, i costi e i prezzi, i risultati, il mercato, il posizionamento competitivo nel rispetto delle norme volute dall’Unione Europea. Possono aderire alla Comunità Professionale sulla Filiera delle Produzioni Animali tecnici, imprenditori agricoli, consulenti, ricercatori e addetti amministrativi di aziende agricole zootecniche e imprese dell’agroalimentare inviando una e-mail a michele.catalano@alsia.it o telefonando allo 0835.244640. Tale Comunità Professionale potrà a breve beneficiare di uno spazio gratuito virtuale, in cui trovare e apportare aggiornamenti documentali e legislativi, commenti e discussioni sul benessere animale e le produzioni zootecniche.

Fonte: www.ssabasilicata.it